E' difficile trovare il silenzio nelle nostre città: ovunque ti giri ci sono parole, suoni, per non dirle urla e rumori...
E nelle case non siamo messi meglio, visto che non manca quasi mai la TV di sottofondo, o il telefono che squilla, o le chat via computer...
E se proprio riusciamo a ritagliarci un tempo per noi in camera, o in un luogo tranquillo, ci fa compagnia la musica, a volte sparata a 1000, per condividerla generosamente con chi ci sta intorno...
Una domanda sorge spontanea: perché il silenzio é diventata merce rara dalle nostre parti? Non sarà che ne ho paura?...se spengo tutto, poi che faccio, che dico?
Ah, qui sta il bello...E se il silenzio avesse lui qualcosa da dire a me?!
Chi vuole lanciare la sfida a se stesso, certamente non rimarrà deluso.
Intanto...parola al "Silenzio", attraverso questa simpatica presentazione di Pino Pellegrino.
"Per favore. lasciatemi, una volta tanto, prendere la parola. Lo so che é paradossale che il silenzio parli.
E' contrario al mio carattere schivo e riservato. Però sento il dovere di parlare: non mi conoscete abbastanza!
Ecco, quindi , qualcosa di me.
Intanto le mie origini sono assolutamente nobili. Prima che il mondo fosse, tutto era silenzio.
Non un silenzio vuoto, no, ma traboccante. Così traboccante che una parola sola detta dentro di me ha fatto tutto!
Poi, però, ho dovuto fare i conti con una lama invisibile che mi taglia dentro: il rumore! Ebbene lasciate che ve lo dica subito: non immaginate cosa perdete ferendomi!
Poi, però, ho dovuto fare i conti con una lama invisibile che mi taglia dentro: il rumore! Ebbene lasciate che ve lo dica subito: non immaginate cosa perdete ferendomi!
Il baccano non vi da mai una mano! Io, invece, sì.
Io sono un'officina nella quale si fabbricano le idee più profonde, dove si costruiscono le parole che fanno succedere qualcosa.
Io sono come l'uovo del cardellino: la custodia del cantare e del volare.
simpatico, no?
Io segno i momenti più belli della vita: quello dei nove mesi, quello delle coccole, quello dello sguardo degli innamorati...
Segno anche i momenti più seri: i momenti del dolore, della sofferenza, della morte.
no, non mi sto elogiando, ma sto dicendo la pura verità.
Io mi inerpico sulle vette ove nidificano le aquile. io scendo negli abissi degli oceani.
io vado a contare le stelle...
io vi regalo momenti di pace, di stupore, di meraviglia. io sono il sentiero che conduce al paese dell'anima.
Sono il trampolino di lancio della preghiera. Sono, addirittura, il recinto di Dio!
Ecco qualcosa di me.
Scusatemi se ho interrotto i vostri rumori e le vostre chiacchiere.
prima di lasciarci, però, permettete che riassuma tutto in sole quattro parole:
Custoditemi e sarete custoditi! Proteggetemi e sarete protetti!"
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