giovedì 18 giugno 2009

LA CAPACITA' DI RELAZIONE


Esistono diverse capacità di relazione fondamentali per trattare gli altri e farseli amici.

La prima in assoluto é la seguente: "Se vuoi prenderti il miele non prendere a calci l'alveare", nel senso che nel relazionarsi con gli altri, il criticare non serve, così come é inutile condannare e recriminare. La critica é pericolosa perché ferisce l'orgoglio della gente e la fa sentire impotente oltreché suscitare risentimento. Skinner, psicologo famoso in tutto il mondo, provò con i suoi esperimenti che un animale ricompensato perché si comporta bene, impara molto più velocemente di uno punito perché sbaglia.

Il risentimento per le critiche ricevute può demoralizzare i familiari, gli amici, i dipendenti, senza contribuire in alcun modo a migliorare la situazione. Trattando con la gente dobbiamo ricordarci che spesso abbiamo a che fare con persone governate non dalla logica ma dalle passioni impastate da pregiudizi e mosse dall'orgoglio e dalla vanità. Tutti gli sciocchi sono capaci di condannare, criticare, recriminare; e la maggior parte lo fa. Ma ci vuole carattere e autocontrollo per capire e perdonare.

Nei nostri rapporti interpersonali non dobbiamo trascurare il "grande segreto" che é quello di essere prodighi di apprezzamenti onesti e sinceri.

Un'altra efficace capacità di relazione é imparare che il solo modo di influenzare gli altri é parlare nei termini di ciò che gli altri desiderano, nel riuscire a vedere dal punto di vista dell'altra persona.

Ma concretamente, come essere bene accolti ovunque?

Una risposta può essere quella di studiare la tecnica del più grande conquistatore di amici che il mondo abbia mai conosciuto. Il cane è l'unico animale che non lavora per vivere: la gallina deve fare l'uovo, la mucca deve produrre il latte, il canarino deve almeno cantare. Ma il cane vive dell'amore che vi dà, non ha bisogno di leggere un libro di psicologia, sa per istinto una grande lezione di vita e cioè che é possibile farsi più amici in due mesi mostrandoti interessato agli altri che non in due anni tentando di indurre gli altri ad interessarsi a te.

Eppure conosciamo bene tante persone che si comportano stupidamente per tutta la vita, cercando di attirare gli altri e indurli ad interessarsi a loro. Naturalmente non funziona.

Se vogliamo farci degli amici, entriamo nell'ordine di idee di fare qualcosa per gli altri. Cose che richiedono tempo, energie, altruismo e intenzionalità. E come per magia tutto ritorna.

Un famoso poeta romano scriveva: "Ci interessiamo degli altri solo quando essi si interessano a noi".

Un altro modo per farsi ben volere dagli altri é sfoderare un bel sorriso. E' per questo che i cani piacciono tanto: quando vedono il loro padrone pare che impazziscano dalla gioia. Se volete che la gente sia contenta di stare con voi, bisogna che anche voi dimostriate che siete contenti di trovarvi in loro compagnia.

Un altro modo di farsi ben volere dagli altri é quello di essere buoni ascoltatori e di incoraggiare gli altri a parlare di se stessi. A volte il proprio banale e personalissimo mal di denti preoccupa assai di più della carestia che in Cina miete milioni di vittime, e un foruncolo sul collo é più inquietante di cinquanta alluvioni in India. Pensateci la prossima volta che vi mettete a parlare con qualcuno, così, se volete diventare un buon conversatore, siate prima di tutto un ascoltatore attento.

Infine, come riuscire subito simpatici alla gente?

C'é una legge molto importante che regola i nostri rapporti con i nostri simili: "Date sempre agli altri l'impressione di essere importanti". E' un bisogno primario della natura umana il desiderio di sentirsi importanti e di venire apprezzati. Si ha sempre bisogno dell'approvazione di coloro con i quali si viene in contatto. Si vuole vedere riconosciuta la propria dignità. Si vuole la consapevolezza di sentirsi importanti nel nostro piccolo mondo. Niente adulazione falsa, ma approvazione sincera.

Seguiamo quindi questa legge d'oro: facciamo agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi... e facciamolo sempre e dovunque con la massima naturalezza e sincerità.




Pasquale Ionata


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